...Si può accadere… Può accadere che scordi te stessa o te stesso mentre aspetti che scatti il verde del semaforo in un uggioso martedì qualunque.
Oppure quando la sveglia delle 6:00 suona…o durante una telefonata inaspettata o anche durante il quotidiano quando un imprevisto...non era poi così previsto.
Allora può accadere che si diventa serissimi, gli occhi smettono di sorridere ed il volto palesemente si chiude, un po come i fiori quando il sole va a riposarsi…
E lì qualcosa si spegne, si spegne perché in verità Te te ne sei andata/o via da qui.
Il tuo corpo smette di essere vivo e spontaneo e si..ad un certo punto la vita diventa fottutamente una minaccia (passatemi il termine).
Ma è proprio in questi istanti di breve o lunga durata che si ha la meravigliosa opportunità di praticare. Di dire “si ci sono, la situazione è questa, c’è quello che c’è e sto”. Il respiro può essere una meravigliosa ancora per tornare a te qui ed ora.
...Ma il punto non è che la tempesta cessi di esistere il punto è “imparare a ballare anche sotto la pioggia” (citazione di Gandhi..fika no?).
Allora balliamo e cantiamo ne vale....la Gioia!
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