Il ritorno di fiamma di certi meccanismi o pensieri deleteri é simile a quella email che credi di aver spedito ma che dopo un po' ti ritorna indietro con un messaggio di invio errato.
Inaspettatamente ti ritrovi a ripetere o a vivere una situazione spiacevole che sa di dejà vu e che ha l’odore di vecchia soffitta centenaria.
Mi chiedevo spesso come uscire da questo “giorno della marmotta” e più lo rinnegavo più lo confermavo.
Non che ora ne sia esente, proprio ieri sera ne ero immerso in uno abbastanza interessante che riguardava una sciocchezza, avevo solo sbagliato a salare il bel noto pesce al forno e non so se fosse più salato il pesce o i sensi di colpa che dopo ne scaturirono, sensi di colpa acuiti dal fatto che avevo ospiti.
Ecco il senso di colpa é un ottimo esempio di ritorno di fiamma. Credevo, dopo anni di introspezione, di averci fatto la pace e invece è bastata un’orata troppo salata per farmici invischiare nuovamente.
Ovviamente la mente forniva tutti gli elementi necessari per accrescere il bottino di sofferenza, dando la colpa a me stesso, al povero pesce e addirittura al pescivendolo.
Poi dopo vari giri di calci in culo durati qualche oretta…decisi di ascoltare la sensazione fisica di questo senso di colpa e sebbene la sensazione non fosse sparita o guarita, io ero in pace e qualcosa aveva staccato la presa.
Ma la cosa interessante é che dopo mi ci sono fatto una risata, proprio come quando si esce da uno scherzo o da una gaf..
Che cosa buffa ma al tempo stesso riflessiva questo attaccamento alla sofferenza e alla sua iterazione che se vista da fuori ha la stessa tragicomicità di certe scene di Harry Langdon.
Alla luce di ciò ho compreso che la salatura dell’orata non meriti tanta sofferenza come non credo la meritino tante altre scenette o disguidi della vita quotidiana.
Merita al contrario fermarsi ad ascoltare, stando nel fisico e accogliendo quella densità senza la nota aspettativa che scompaia o non ritorni mai più e forse proprio lì vi è l'uscita dal “giorno della marmotta” che non è in un lontano futuro ma proprio qui e ora.
Buona giornata Cari e buona pratica
-Ale
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